mercoledì 25 maggio 2011

L’IDIOMA NAZIONALE RIVITALIZZATO DAI ROMANZI CONTEMPORANEI

Per festeggiare in modo esemplare i 150 anni della nostra Unità, il Quirinale ha messo in mostra i manoscritti originali dei capolavori che hanno fatto la storia della letteratura italiana.
Ma i periodi di splendore letterario non durano in eterno, per cui come ogni cosa o moda anche il linguaggio cambia. Interpellati a tale proposito, alcuni autorevoli addetti ai lavori hanno suggerito validi modelli linguistici che si possono trovare nel nostro attuale panorama letterario.
Il Prof. Massimo Arcangeli, storico della lingua, consiglia agli adolescenti lettori Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo, la cui lingua ha senza dubbio uno spessore e uno stile riguardevole. Inoltre cita anche Collodi con suo Pinocchio che, secondo lo studioso, vanta una lingua invidiabile.
Il Prof. Paolo Zublena, storico della lingua, propone come lingua esemplare quella della Tregua di Primo Levi o quella della Trilogia degli antenati di Italo Calvino. Ai giovani lettore lo storico della lingua prof. Enrico Testa, letterato e storico della lingua italiana, propone come esempi di linguaggi asciutti ed espressivi Il taglio del bosco di Carlo Cassola e Una questione privata di Beppe Fenoglio.
Lo scrittore Tommaso Landolfi riscuote il consenso dei professori di lingua e dei critici letterari per i suoi testi, che sono adatti ad avvicinare gli adolescenti e i giovani a una lingua esemplare. Per quanto invece riguarda I promessi sposi, filologi, storici e critici letterari non avanzano proposte o consigli linguistici; il romanzo di Alessandro Manzoni è già un testo inserito nei programmi scolastici d’italiano e, dunque, viene letto regolarmente dagli adolescenti.
Un discorso interessante, questo panorama linguistico, anche se i giovani lettori oggi (e pure i meno giovani) rivendicano una piena autonomia di scelta dei testi di narrativa. Certamente, il problema dell’apprendimento del linguaggio è importante, ma solo favorendo la libertà individuale o il gusto dei ragazzi – cioè se non è coatta – la lettura può essere amata dai giovani lettori.