martedì 16 aprile 2019

L’AFFETTO È UN SENTIMENTO INTENSO


 L’affetto è un intenso sentimento che lega una persona a qualcuno o a qualcosa. Esso trae energie psichiche dagli impulsi naturali e si acutizza sotto la spinta di cause
capaci a muovere l’anima (ira, sdegno, amore, pietà e così di seguito). È un
sentimento di particolare intensità emotiva che comprende, oltre l’amicizia e l’attaccamento, anche l’amore. È una inclinazione sentimentale per le creature viventi (umani, animali e vegetali) e persino con particolari oggetti, probabilmente meno inteso dell’amore (come moto affettuoso), ma più regolare e più costante nel tempo.
 Ed è proprio l’elemento della durata che contraddistingue questi sentimenti. In esso si concentrano la stima e il rispetto per la persona cara o l’altra parte.
 Con altre parole, potremmo definire l’affetto come uno di quei componenti che contraddistinguono il sentimento, poiché esso consente di essere informati del piacere e del dolore, che si esperisce in rapporto all'oggetto dell’emozione. Pertanto l’affetto regolerebbe non soltanto la sola sensazione esperienziale, che si mette in moto di fronte a uno stimolo gradevole o sgradevole, ma anche la risposta del soggetto stesso davanti a esso (accostamento/aumento nel primo caso, se paramento/riduzione nel secondo).
 Secondo recenti studi è emerso che l’affetto non può essere un’abitudine o un dovere che non trovi il coraggio d’ interrompere un rapporto affettivo. È un sentimento che ha un valore maggiore della simpatia o dell’amicizia, un sentimento  allo stesso tempo duraturo, intenso e irrequieto.
 L’affetto emerge spontaneo, favorito da premura e tenerezza donateli sin dall'infanzia. Il bambino, per lo sviluppo armonico della sua personalità, necessita, infatti, di amore e di comprensione, deve crescere in un’atmosfera di affetto e di sicurezza morale e materiale. Non a caso, la direzione dipende da punto di partenza. Un abbraccio e un bacio sono stati sicuramente il primo contatto con nostro figlio quando l’ostetrica o l’infermiera ce l’ha messo in braccio per la prima volta. È questo comportamento un perfetto messaggio di affetto che lega genitori e figlio sin dai primi giorni, ma non è confinare solo alla tenera età.
 Inoltre le abitudini quali carezze, baci, abbracci, sono tra le cose che danno sicurezza ai bambini, nel limite della loro importanza. Istituire un modesto rito familiare e rispettarlo è una dimostrazione d’affetto soprattutto se permette di dare voce e importanza ai bambini: scegliere un programma televisivo o un gioco all’aria aperta, immersi nell'ambiente naturale, ma anche accettare la proposta di stare tutti insieme nel letto matrimoniale una mattina di un giorno festivo.
 I contatti fisici ed emotivi e le esperienze che provengono dagli adulti, con i quali vi è un forte legame affettivo, sono diventati negli ultimi decenni troppo scarsi e limitati. Sono, inoltre nettamente diminuiti i contatti diretti e spontanei con il mondo vegetale e animale che anch'esso possiede notevoli proprietà affettivo-relazionale.
 Preso in considerazione quanto abbiamo appena detto, non possiamo non comprendere quanto sia di massima importanza continuare a tutelare l’infanzia. Non bisogna mai considerare un bambino come un semplice adulto in miniatura. Teniamo presente che un bambino è un soggetto vitale, una persona molto avida di emozioni positive, che necessita necessariamente di vivere esperienze colme di affetto illimitato, di parole amorevoli e di legami autentici.
 Sappiamo con certezza che un bambino non è un soggetto adulto, lui neppure ha la facoltà di comprendere il perché gli altri adulti lo trattano male e non può neanche difendersi. Quello che gli succede mentre è piccolo lo può marcare per il resto della vita, particolare questo da tenere a mente in quanto interessa la sua salute mentale.
 È giusto, dunque, prendersi sempre cura dei bambini sin dai primi anni, e se nel caso siamo stati in prima persona ad avere un’infanzia difficile, bisogna tenere a mente che un’emozione positiva come la felicità non è negata a nessuno e che conviene riconoscere ciò che c’è successo, passare oltre, e ritornare con semplicità a vivere di nuovo.

lunedì 1 aprile 2019

SERENITÀ UN’EMOZIONE POSITIVA


coltà di comprendere il perché gli altri adulti lo trattano male e non può neanche difendersi. Quello che gli succede mentre è piccolo lo può marcare per il resto della vita, particolare questo da tenere a mente in quanto interessa la sua salute mentale.
 È giusto, dunque, prendersi sempre cura dei bambini sin dai primi anni, e se nel caso siamo stati in prima persona ad avere un’infanzia difficile, bisogna tenere a mente che un’emozione positiva come la felicità non è negata a nessuno e che conviene riconoscere ciò che c’è successo, passare oltre, e ritornare con semplicità a vivere di nuovo.























 Oggi siamo costretti a vivere la nostra quotidianità in una società inquieta che ci obbliga  ad adottare uno stile di vita troppo frettoloso, agitato in cui non sostiamo mai nemmeno per una breve pausa. Se non prendiamo coscienza di ciò, possiamo essere trascinati sicuramente in un giro vorticoso di attività, delle quali solitamente banali, ma che in realtà non ci danno la possibilità di trovare spazio per il tempo libero. In verità, siamo talmente inseriti in questa cadenza vorticosa che qualche volta, allorquando riusciamo a recuperare uno spazio libero per noi stessi, proviamo dispiacere.
  Non è facile condurre un’esistenza tranquilla. I problemi  quotidiani della vita spesso possono condurci a uno stato ansioso persistente che non è facile mandarlo via per far tornare la serenità dentro di noi. Tuttavia è essenziale riscoprire la pace interiore. Quindi per sentirci più quieti bisogna individuare prima di tutto le situazioni  che ci angosciano, poi cercare di riorganizzare le nostre priorità.
La pace interiore è una percezione personale di benessere psicofisico, immateriale ma molto evidente,  giacché ci dona una immensa tranquillità  Si tratta di una condizione psichica nella quale ci sbarazziamo dei problemi che ci preoccupano, delle ansie, delle paure e della sofferenza.  Insomma, bisogna  cercare di essere forti perché solo affrontando le preoccupazioni a testa alta e con dignità si può raggiungere la serenità con noi stessi e con gli altri. 
 Tuttavia anche se noi riusciamo ad acquisire una sensazione di calma smettendo di combattere le emozioni negative, ciò non significa che all'improvviso hanno terminato di controllarci e di procuraci dei danni. In realtà si tratta di una situazione nella quale ci prendiamo una pausa dall'impazienza, dall'ansia, allontanandoci momentaneamente dai problemi emotivi e dai conflitti quotidiani.
Molte persone sono convinte che sia impossibile conseguire una situazione di vera pace interiore. Loro sono del parere che la vita quotidiana è talmente insicura e di tanto in tanto incostante, che è impossibile trovare tranquillità.
 Tuttavia quello che è vero per certe persone molto fragili, che cioè non hanno una buona capacità di controllo emotivo, non significa che sia irrealizzabile acquisire la tranquillità interiore. Allorquando abbiamo degli agenti disturbanti interni possiamo liberamente decidere quale elemento attaccare. Ripreso il controllo della situazione allora possiamo aspirare alla pace interiore.
 Perciò, la pace interiore non è un dono qualsiasi che possiamo cogliere lungo il nostro percorso terreno, si tratta di una propria scelta,  ma è un problema che possiamo svolgere passo dopo passo  accettando coscientemente dei comportamenti che possono fornirci tranquillità.
 È possibile raggiungere la serenità interiore? Secondo la mia esperienza,  qualche tecnica  o alcuni consigli possono essere utili per ritrovare la serenità.
 Prima di tutto bisogna riflettere di più. Niente che troviamo all'esterno deve compromettere la nostra serenità. Dobbiamo cercare quindi d’ individuare la causa che ci rende ansiosi e affrontare la situazione con estrema calma e quiete. Se si è sereni dentro, si è sereni fuori. Bisogna controllare sempre le proprie reazioni  davanti alle evenienze esterne che creano scompiglio interiore. Non bisogna certamente dare poca importanza alle evenienze ma sicuramente non si deve esagerare nell'eccessiva paura ad affrontare e valutare una situazione o un problema. 
 Importante è anche saper accettare i pensieri e le emozioni negativi. Trovare la tranquillità interiore significa, prima di tutto equilibrio psichico. Perciò non è possibile trovare la serenità se si continua a combattere con pensieri ed emozioni negativi o se si pretende nasconderli nei recessi più profondi della mente. Per raggiungere la pace interiore è necessario accettare questi pensieri ed emozioni, che infatti, vivendoli, perderanno la loro influenza su di noi e riusciremo a liberarci del loro fardello.
 Inoltre, è bene ricordare, che la soluzione immediata a qualsiasi problema non esista ma per essere felici bisogna solo affrontare gli avvenimenti con la consapevolezza dei propri limiti amandoci sempre così come realmente siamo.