lunedì 27 giugno 2011

Una serata all'insegna della creatività

Desiderato e atteso da noi del Movimento Letterario Salentino l'appuntamento annuale con la scrittura creativa.
Sempre lei, l'instancabile Giulia Selvaggi, a promuovere, a ben tre anni, nuovi stimoli
e nuovi orizzonti alla fantasia e alla voce del cuore, con il Concorso Nazionale di Scrittura Creativa "UN CUORE GIOVANE" Antonio Bruni, da lei sostenuto e curato nei minimi dettagli. Un'occasione di confronto con il mondo delle emozioni e dei sentimenti; comuni, ma espressi con eleganza e fantasia persino dai bambini della Scuola Primaria.
Ad aprire la serata il Sindaco di Manduria, il Dottor Paolo Tommasino.
Squisita la partecipazione dell'Assessore alla P.I.,al Patrimonio e all'università della Provincia di Taranto il Dottor Professore Francesco Saverio Massaro, che mi ha lasciata personalmente
ammaliata dal suo visibile ed espresso incoraggiamento alla scrittura, come capacità  di
relazionare se stessi al mondo e di potersi così migliorare piacevolmente e reciprocamente.
Ancora una volta il nostro professor Castrovilli , con i suoi interventi critici ha onorato
un concorso che gode di fama nazionale, e ancora una volta, noi del Movimento Letterario
Salentino abbiam voluto monitorare i battiti delle emozioni altrui.
Pregiati vivamente di sostenere in particolare un'alunna sanvitese del laboratorio di Scrittura
Creativa diretto dal professore Enrico Castrovilli stesso: Giulia Ardone, che ha partecipato
"con un omaggio adolescenziale profondo e sincero", dal titolo " A MIO PADRE ".
Incoraggiante e fortemente stimolante l'appoggio sostenuto all'alunna dalla sua sensibile
docente di italiano, Rosa Romano, felice delle capacità  intellettuali e creative di Giulia.
A questo punto, l'augurio che ci portiamo con noi dopo questi incontri ricchi di gioia e di
speranza che l'anima del mondo intero possa diventare sempre più "profonda e sincera",
e che possano crescere ancor più queste occasioni di riscoperta che ci aiutano a continuare
a credere e a sognare......un mondo migliore.
Loredana Saracino

IL SONNO DELL'INNOCENTE

A mia figlia Mariella


Febbricitante stavi nel lettino
con sulla fronte perle di sudore
tinte di rosso avevi il bel visino
e con la mente tu contavi l'ore:

La coda dei capelli sul cuscino
dal gobbo omino stretta con stupore
giaceva immobil senza il paladino
quel nastro rosa, amico nel furore.

Quando narrai la storia del Bambino
che sulla paglia giaceva indifeso,
non chiedesti tu s'era il divino.

Già l'occhio stanco al sonno s'era arreso
per continuar col minore il cammino,
che sol l'infanzia compie per l'intero.
E.C.

Daniele Giancane (a cura di), La letteratura per l’infanzia in Puglia

Scrittori, editori, illustratori
Levante editore, Bari, 2011, pp.465
Gli autori del presente volume insegnati, saggisti e scrittori di libri per adolescenti e per bambini, coordinati dal professore Daniele Giancane, ordinario di “Storia della letteratura per l’infanzia” presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Bari, hanno realizzato, con grande impegno, efficacia e chiarezza espositiva, una minuziosa e panoramica ricerca, percorrendo e superando difficoltà oggettive in lungo e in largo il territorio pugliese, per reperire informazioni e materiale utile alla realizzazione dell’obiettivo proposto: la pubblicazione di una storia della letteratura per l’infanzia “pugliese” da “far conoscere a larghi strati di popolazione ed alla critica specialistica”.
Il progetto è ambizioso, ma anche complesso, come accenna alle difficoltà nel suo magistrale intervento il professore Giancane “E’ un’impresa ardua”, quello di realizzare, pur limitandosi ad esplorare il solo territorio pugliese, un volume che per la prima volta deve tenere presente autori consolidati e sconosciuti, case editrici, movimenti, illustratori, iniziative, cronologie.
Ma nulla lasciando all’improvvisazione e/o al caso, dopo una lunga indagine sopportata da una corretta ed efficace metodologia scientifica, l’ambito progetto è un efficace strumento di lavoro, tale da essere diventato da subito un punto di riferimento per gli addetti ai lavori e anche, a mio avviso, per tutti quelli che si occupano di educazione.
Il volume, in pregiata veste tipografica, pur esprimendosi in senso unitario, poiché è frutto di una elaborata ricerca collettiva, è articolato in nove ricchi e ampi saggi: Linee di storia della letteratura per l’infanzia in Puglia: dai prodromi a Coco Lafungia; Michele Saponaro; Danilo Farina eclettico, prolifero scrittore del sud; Narrativa pugliese per i ragazzi; L’immagine assolata nella Puglia degli illustratori; I fiabisti pugliesi; Teatro e poesia per l’infanzia: scene, testi, autori; Laboratori e concorsi, premi e giornalini nella Puglia che scrive; Fantascienza, fantasy e giallo.
Nel primo saggio l’eclettico Daniele Giancane sintetizza con magistrali pennellate cronologiche l’ampio periodo storico che va dalla pubblicazione de Le farfalle dorate, 1879 agli anni Duemila. L’Ottocento non si presenta all’occhio del ricercatore come un secolo fecondo, perché produsse pochi scrittori o poeti. Bisogna attendere la metà del ‘900 per vedere fiorire in tutti i suoi prodotti creativi la letteratura per l’infanzia pugliese. In quegli anni, infatti, compaiono importanti scrittori, illustratori, editori, collane e nuove iniziative editoria per l’infanzia e i ragazzi. Il pieno sviluppo si ha negli anni Duemila così ricchi in proposte e iniziative. Completano questo interessante percorso storico gli Studi attorno alla letteratura per l’infanzia in Puglia, che pongono le basi della scientificità della materia.
Nel secondo Giuseppe Capozza dedica una nota biografica a Michele Saponaro, salentino di nascita e lombardo d’adozione, un romanziere prolifico le cui opere, di indubbia qualità letteraria, attendono di essere riscoperte. Nella produzione dedicata ai ragazzi, Capozzo rileva il richiamo alla gloria nazionale come tema principale che ispirano i romanzi. E per rilevare i principi ispiratori della poetica saponariana, prende in esempio quattro opera: “La vita di Giosuè Carducci narrata ai giovani”, dove intende esaltare gli alti valori morali; “La vita di Giacomo Leopardi narrata ai giovani”, che offre spunti per una riflessione delle dinamiche affettive che intercorrono tra genitori e figli; “Guerre senza sangue”, con intenti educativo-ricreativi che caratterizzano la produzione letteraria italiana per ragazzi negli anni Venti-Trenta; “Prima del volo”, riporta brevi quadretti che presentano un tema ricorrente, quello del desiderio di avventura. Altri temi sono l’orgoglio ed etici.
Nel terzo Maria Farina dedica allo zio Danilo Farina, nato a Canosa di Puglia e morto a Roma, un saggio articolato, denso e concreto, dove mette in luce lo studioso parente che fece della letteratura giovanile il suo scopo di vita. Amante della poesia, scrisse e pubblicò un libro, “I Giorni”, un’opera ermetica, dal linguaggio apparentemente semplice, misterioso, sostenitore dell’animo umano. Collaborò a “Il Vittorioso”, un periodico settimanale con fini educativi, rivolti a minori. Segue la testimonianza dell’autore, un percorso di vita caratterizzata da svariati interessi. Arricchisce il saggio l’intervista a Domenico Volpi, un amico fraterno con cui Danilo ha vissuto intense e produttive esperienze di lavoro creativo.
Nel quarto saggio Angela Giannelli analizza la narrativa per i ragazzi prendendo in considerazione l’arco di tempo che va dal1911 al 1956, date di nascita della maggior parte degli autori antologizzati. Una carrellata di validi scrittori e di opere ricca di documentazione che testimonia la professionalità, la chiarezza espositiva e le riflessioni dell’autrice nel sottolineare le qualità umane, gli aspetti religiosi, etici, morali, affettivi, pedagogici presenti nelle opere, ampiamente conosciute dal pubblico e della critica. Un’attenta indagine che mette in luce i motivi ispiratori delle vicende narrate e la certezza che stiamo percorrendo un terreno della narrativa per i ragazzi.
Nel quinto saggio Maria Pia Latorre ci introduce nell’arte di rendere gradevole il testo agli occhi del bambino: l’illustrazione. Ma cosa significa illustrare? È una successione di significati grafici che diventano portatori di significati semantici, sostiene C. Segre; altri studiosi dicono che crea un nuovo abito, un altro tessuto. Insomma se è come un abito, allora l’illustrazione si rinnova continuamente nella forma, cercando nuovi linguaggi: interpretando idee e bisogni dell’infanzia, con la quale deve necessariamente interloquire. Segue una carrellata dei nostri migliori e consolidati dalla cultura vigente illustratori, un’aggiornata mappa degli editori e una breve intervista a Vittoria Facchini, legata a uno stile figurativo sperimentale.
Nel sesto saggio Cosimo Rodia affronta un’ interessante e sempre attuale tematica della fiaba. Caratterista di questo genere letterario è la duttilità. Per cui la nuova favola ha caratteri contaminati rispetto al passato. Quella pugliese ha risentito della presenza di nuovi generi. Nella favola d’autore, apparsa negli ultimi vent’anni, si sono cambiati diversi elementi peculiari della favola(i temi, i caratteri dei personaggi…) per dare spazio ad altri valori. Tuttavia, nella produzione pugliese i temi particolari sono quelli riferiti all’ambiente. Dopo questa premessa, l’autore passa in rassegna i più noti scrittori di fiabe seguendo una successione cronologica della pubblicazione dell’opera. Di seguito analizza alcuni libri che danno conto della produzione e della peculiarità della fiaba pugliese.
Nel settimo saggio Caterina Rotondo mette in evidenza la potenzialità dei linguaggi del teatro e della poesia che se utilizzati in modo consono possono liberare gli animi consentendo alla fantasia di volare libera negli ambienti inesplorati. Il teatro, quindi, destinato a bambini e adolescenti deve’essere caratterizzato da una specifica progettualità artistica e psicologica usando linguaggi proprio dalla fascia di quell’età. A tale scopo sono nati laboratori e compagnie teatrali che mettono in scena opere particolarmente interessanti in grado di educare, rallegrare, coinvolgere il giovanissimo pubblico. Per quanto riguarda la poesia, in primo incontro con questo genere letterario avviene, non spesso, in casa. A scuola i bambini ascoltano la recitazione della poesia pensata per loro da parte della maestra e li guida alla scoperta del divertimento, del piacere del bello.
Nell’ottavo Francesco Spilotros ci guida in un itinerario letterario che si snoda tra vari prodotti cartacei, concorsi, bandi che le scuole primarie e secondarie di primo grado organizzano e realizzano e la maggior parte raggiunge buoni livelli . Numerosi sono i laboratori di scrittura creativa di prosa e di poesia, di lettura organizzati in molte scuole pugliesi. Questi laboratori offrono ai ragazzi di scoprire il gusto di ascoltare se stessi, di cogliere le proprie emozione e di elevarle nella poesia. Anche nei cuori dei ragazzi del laboratorio di scrittura creativa di San Vito dei Normanni (BR) la poesia ha trovato terreno fertile. Molti i concorsi letterari in Puglia che hanno il compito di diffondere il piacere della lettura e di favorire la costituzione di biblioteche scolastiche.
Nel nono saggio Francesco Urbano afferma, nella sua breve premessa, che libri di narrativa dei ragazzi non sono un genere, perché tra i libri per gli adolescenti si possono individuare testi di ogni genere: avventura, giallo, fantastico, wester. Esempi di tali opere si possono trovare tra la produzione degli Autori pugliesi. Seguono le schede analitiche degli scrittori pugliesi di romanzi di fantasia.
A questo punto l’analisi termina, ma il messaggio continua a viaggiare sulle ali dell’informazione e/o del passa parole, perché il testo illustra con argomenti efficaci, esaurienti, chiari l’intendimento urgente di rompere l’atavica emarginazione del Sud e finalmente informare i cittadini, la critica specialistica e tutti gli operatori del settore della realtà dei nuovi prodotti della letteratura per l’infanzia della Puglia.
Enrico Castrovilli

lunedì 20 giugno 2011

PRESENTAZIONE DEL LIBRO ”PERCORSI LETTERARI”

E' incredibile quanto forte possa essere l'aspettativa di una sera, trascorsa in una estasiante libreria di Manduria che ci ha gentilmente ospitati per la presentazione di un testo di letteratura che dal titolo potrebbe non risultare magico come quando lo si scopre nella sua interezza.
“Percorsi letterari”, il titolo del testo di Enrico Castrovilli.
Una dettagliata e colorata descrizione di scrittori del nostro tempo e della nostra Puglia.
Un lavoro che ha richiesto lunghi anni di dedizione, per un'analisi approfondita di
testi e dei loro autori, fino a rendere tangibili le particolarità dell'uno e dell'altro autore.
L'emozione di questa sera di cui vi parlo nasce già nei suggestivi commenti di presentazione del libro, guidati dalla straordinaria capacità espressiva di due grandi donne. Giulia Selvaggi, organizzatrice dell'incontro (previsto come uno di una lunga serie di appuntamenti del programma “Ottobre piovono libri”) e la dottoressa Gentile che come sempre nelle sue conversazioni, sa farti viaggiare su due dimensioni diverse ma concatenate: il sogno e la realtà.
Ha saputo far toccare con mano tutti gli aspetti di un libro così ricco di cultura, ma in modo davvero affascinante, al punto di farti viaggiare con la fantasia e immedesi-marti negli autori (ecco il sogno).
E poi l'emozione più grande sapete qual'è stata?
Veder diventare il sogno una grande realtà.
Ma perchè ciò avvenga c'è bisogno di un animo umile e sensibile, che sa cogliere la differenza.
L'autore, il professor Enrico Castrovilli, piuttosto che fruire di un proprio spazio di notorietà, ha preferito infatti lasciare la parola agli attori da lui citati nel suo testo.
La mia mente si è rallegrata, facendomi pensare ad un “libro parlante”, rendendolo così ancora più magico.
Un modo questo per dare voce alle emozioni di quel libro, perchè non resti così un freddo testo di letteratura, ma qualcosa che pullula di cultura e di esperienza. (e non solo di alto senso critico).
Interessante è stato quindi osservare i tre scrittori che si sono offerti per parteciparci la loro cultura.
In modo umile e diretto, si sono raccontati, recitando testi anche talvolta toccanti.
Temi ancora oggi molto attuali: la vita, l'amore, l'anziano.
Un testo quindi,che a suo modo fa molto riflettere e appassionare.
Io lo consiglierei fortemente al Signor Sindaco, al quale vorrei chiedere che venisse partecipata anche al nostro pubblico sanvitese tanta splendida cultura.

Loredana Saracino

Un libro, una memoria indelebile

Un plauso al professor Enrico Castrovilli, grande studioso, critico letterario e scrittore, che dedicando il suo tempo a libri e ricerche è riuscito a dar vita ad un testo di infinita ricchezza, per contenuti, insegnamenti ed emozioni.
Noi del Movimento Letterario Salentino abbiamo voluto dedicare a quest’uomo una serata del tutto particolare, presentando al pubblico sanvitese il suo testo “ Percorsi letterari “ presso la Biblioteca Comunale di San Vito dei Normanni.
Il primo libro che dà un peso al nostro paese, alle vite umane che l’hanno dipinto con i loro sentimenti, a grandi scrittori che meritano di essere citati e ricordati in una memoria indelebile: un libro, appunto!
Non una data a caso per la presentazione del libro, ma il 27 Gennaio, Il giorno della Memoria. Con lo scopo di dare ancor piu’ vita alle “ Memorie…Per non dimenticare” , come ricorda il Capitano Vito Lapenna nei suoi racconti riportati nel testo del Professore Castrovilli.
Ed è proprio così che ha avuto inizio la serata; con grande commozione, ricordando quanto sia preziosa la vita. Noi, che non viviamo in quel terrore, dobbiamo proteggerla, amarla e rispettarla. Perché “ nulla è più terribile dello sterminio in massa degli Ebrei “.
Con queste parole si è aperta la serata, con la lettura di alcuni passi del Capitano Lapenna e poi un profondo e toccante silenzio in memoria ed il rispettoso mettersi in piedi dei presenti.Hanno preso parte alla serata diverse Associazioni, che ringraziamo; un grazie particolare all’ Associazione dei Carabinieri con le Benemerite, e l’ Associazione dei Volontari di Protezione Civile che ha offerto il suo gentile servizio.
Nell’ analisi del testo ci si è addentrati grazie a tre interlocutori di alto livello : l’editrice, Giulia Selvaggi, organizzatrice di importanti Premi Letterari; il Professor Scorrano, insigne studioso di Dante, saggista e critico letterario e la Dottoressa Gentile, giornalista, scrittrice e fondatrice di un rinomato Salotto Letterario in Martina Franca.
Grazie al loro intervento si è potuta constatare la meticolosa ricerca avvenuta da parte dello studioso che ha voluto ripercorrere vissuti, emozioni e stili letterari degli autori citati nel testo.Un libro che sta già viaggiando come testo letterario nelle Università e che ripagherà di grandi soddisfazioni il nostro Professor Enrico Castrovilli.La presentazione del libro ha preso un tocco di originalità quando l’autore ha invitato gli stessi poeti, scrittori da lui raccontati nel testo, a prendere parola e partecipare le loro emozioni: in quel momento il libro ha preso vita!La prima a prendere parola è stata la Dirigente Scolastica, Dottoressa Angela Albanese, che ha espresso l’importanza della genitorialità e dell’insegnamento scolastico, insistendo sulla crescita dei giovani, guidandoli con l’ esempio e con l’amore, magari di un buon libro. Parla della scrittura come compagna di vita, di avventura e di sventura, come valvola di sfogo e come capacità di conoscersi. Dedica un brano al professore in segno di gratitudine, lasciandolo piacevolmente sorpreso.
Poi viene data la parola al poeta Mele, il quale recita alcune sue poesie in italiano ed in vernacolo. La sua commozione è visibile agli occhi di tutti, l’atmosfera si fa sempre piu’ calda.
Infine l’Assessore ai Servizi Sociali, Enzo Nigro, con il suo intervento mette in risalto l’importanza di avere una figura così impegnata sul territorio per il panorama culturale.Un evento significativo e davvero ben riuscito, con una platea numerosa e molto motivata che non si è fatta intimorire neppure dal clima rigido e dall’ incessante pioggia.La gente ha voluto dare il giusto calore ad un grand’uomo e sostegno alle sue parole. Parole che avranno eco nel cuore di tutti noi.
Grazie professor Enrico Castrovilli, grazie perché dove passa lei resta la gioia e l’amore.

Loredana Saracino