martedì 2 marzo 2021

 

                LA PAZIENZA È UNA FACOLTA’ POSITIVA

La pazienza è una facoltà che dà una mano a rinviare o rimuovere la risposta a possibili ostilità, conservando un comportamento indifferente. La sua particolarità dunque è quella del controllo delle proprie emozioni.

Da quando abbiamo mutato il nostro modello sociale in un ambiente di “subito” non siamo più capaci di attendere sino al giorno dopo, al ritorno a casa, al giungere di una persona. Sembra che ogni cosa ci preme per decidere all’istante ogni faccenda, concludendo tutto subito e senza perdere tempo per decidere, all’incirca come a evitare di uno stato ansioso che ci soffoca.

Mentre passeggiamo si chiacchiera del più o del meno oppure spediamo messaggi persino quando siamo in macchina o mentre siamo a tavolino a sorbire un caffè, accade ciò in quanto in nessuna scuola abbiamo appreso l’arte di attendere. La presente tecnologia, oltre a ciò, va di sostegno della nozione di “subito”. Bisogna riconoscere che siamo in modo continuo in contatto con diverse persone, reperibili in ogni momento del giorno, per cui non troviamo mai il tempo di staccare la spina e rimanere soli con noi stessi. Accade così che nell’intento di precorrere il giorno dopo, si rischia di perdere la certezza del momento.

La comunità incita all’inquietudine, alla cadenza nevrotica, all’esaurimento e noi ci lasciamo condurre privi di curarsi degli esiti finali, fino a che all’improvviso ne siamo danneggiati. Una volta o l’altra siamo sopraffatti dalla razionalità di non aver vissuto per noi, più che per altre persone, per l’apparato, per i vari enti.

Come se non ancora fosse sufficiente, ignorando l’attesa ci condurrà a dover fare fronte a esiti psichici. Si verificheranno casi patologici e discordie soggettive ed interpersonali, dato che non ogni cosa è secondo i nostri desideri e le altre persone non sono in grado di donarci qualsiasi desiderio e detto fatto.

Ciononostante, è pensabile trascorre l’esistenza con tolleranza attendendo che gli avvenimenti accadano in maniera normale, priva di costrizioni, priva di pressioni, e frequente senza neppure tentare di trovarle. Sappiamo che dopo ogni tramonto, c’è un’alba, è ciò accade indipendentemente da noi: è possibile solamente beneficiarci di quei pochi minuti e, nell’intervallo, valutare positivamente quello che già possediamo, tutti quegli oggetti dei cui ci siamo scordati in quanto molto occupati ad esternare il desiderio seguente.

Per alimentare la pazienza, è indispensabile far scendere la frequenza delle battute, raccoglierci al momento e viverlo con consapevolezza. Con la sicurezza e la serenità di aver imparato che il domani giungerà con impegno che lo associamo con virtuose operazioni in buone condizioni e comportamenti utili.

La pazienza ci concede di vivere una esistenza in maniera operosa, però serena. Ci mettiamo in cammino, proseguiamo per la nostra via e seguiamo la nostra esistenza, adattandoci al suo procedere. Non necessita aspirare che concretezza proceda differentemente, si discute di saper attendere e conservare la serenità, permettendo che i fatti accadono solo quando spettano che succedono.