martedì 2 gennaio 2018

LA NOIA, UN SENTIMENTO IMPORTANTE

Sarà successo a tutti noi di sentirsi annoiati a volte nella vita, di essere vittima prediletta della noia. Essa è un sentimento che l’uomo inizia a sperimentare  prestissimo, fin da bambini. Si è propensi a far provenire la noia dalla mancanza di stimoli, dall’ambiente circostante, o in ogni caso da qualcosa di esterno a noi. Malauguratamente, però, la noia in moltissimi casi non è causata da nessun oggetto esterno, ma prende origine dal nostro intimo. Tuttavia, si differenzia dall’apatia in quanto quest’ultima è caratterizzata da una semplice inerzia depressiva, indifferente agli stimoli, che può accadere in particolari periodi stressanti o difficili del nostro quotidiano.
 La noia è il sentimento più temuto dall’uomo contemporaneo perché è abituato a cercare stimoli sempre nuovi, per ciò fa di tutto per non incontrarla mai, però senza successo. Per gli adolescenti la noia è uno spettro inquietante, ma anche un incubo per diversi adulti. Non è desiderata da nessuno, malgrado ciò la noia è li accanto, in attesa, pronta a rivelarsi e invece sembra proprio che  quanto più ci si dia da fare per allontanarla, tanto più il suo fantasma si fa ostile.  
 Considerata priva di tutti gli impulsi, un contenitore vuoto,  la noia non è gradevole: è una percezione cangiante che amalgama nelle varie occasioni, in modo diverso, la monotonia, l’inerzia, l’indifferenza, il fastidio, il distacco, il non senso, che può realizzarsi nel non sapere come impegnare il proprio tempo utile, come saggiare emozioni o interesse, come percepirsi attivi e partecipativi.
 La nostra vita  si fonda sull’avvicendamento e sulla copresenza di elementi opposti, e la noia è l’estremità opposta della passione, della percezione di senso e della totalità dell’essere. Un polo importante, essenziale dunque all’attività psichica e mentale, poiché con la sua presenza ci fornisce preziose informazioni su come stiamo vivendo e su ciò che stiamo facendo, come per esempio: il problema ci entusiasma?  È la scelta giusta? Bisogna fare delle modifiche? Siamo affaticati?
 Quando queste domande, prodotte dal normale svolgimento delle nostre attività quotidiane, non fanno più parte dei nostri interessi, allora la mente genera la noia, e se noi le apprestiamo attenzione, può agevolarci a realizzare modiche importantissime alla qualità dell’esistenza e principalmente a scoprire ciò che riusciamo a realizzare in modo soddisfacente, con altre parole, il nostro talento.
 Rivolgendoci con buone intenzioni la noia ci rida quindi una sapiente guida per viaggiare sicuri nel nostro percorso vitale.
 Spesso, però, per cercare di evitare la solitudine, la monotonia e l’inattività, che sono nate con la noia, essa diventa ansia e irrequietezza.
 Per rimediare bisognare riprogrammare le attività giornaliere, nel senso di non isolarsi e di riempire la giornata d’ impegni nuovi che procurano emozioni forti.
 Tuttavia, fare tante attività, spesso anche superflue, in più per evitare la noia, riduce la possibilità  di sperimentare altre esperienze che potrebbero essere più vicine ai propri interesse e più gratificanti.
 Secondo la psicologia, per fuggire dall’annoiato ciclo della giornata tipica, bisogna cambiare il percorso lavorativo, variare l’alimentazione, modificare le abitudini, partendo dalle più elementari. Ma, soprattutto, può essere un valido sostegno sperimentare un ascolto più vero e più empatico di se stessi e riscoprire, avvalorandolo, il bisogno di libertà che, per alcune vicende, abbiamo appreso tra le pieghe della routine familiare, degli amici o della coppia, illudendoci così di sentirci meno soli.