sabato 15 novembre 2014

LIBRI-libri

LA GEMELLA H di Giorgio Falco
  Sinossi
Negli anni Trenta Hans e Maria Hinner vivono a Bokburg, vicino Monaco. Lui dirige il giornale locale, lei fa la moglie del direttore. Hanno due gemelle, Hilde e Helga. È il loro sguardo a raccontare la vita quotidiana, le gite al lago con il cane Blondi, le frustrazioni economiche, le meschinità degli Hinner. Hans invidia il vicino ebreo che possiede una casa più grande e una Mercedes, mentre lui ha comprato a rate una Opel. Il rancore verso Kaumann sfocia nell'acquisto dei suoi beni, quando grazie alle leggi razziali sono confiscati e messi all'asta. Questo acquisto innesca una serie di speculazioni immobiliari che accompagnano tutta la vita degli Hinner, anche in Italia, dove si trasferiscono durante la guerra. Mentre Hilde, nel Dopoguerra, inizia a lavorare come commessa alla Rinascente, Helga segue il padre a Milano Marittima, dove comprano un albergo, frequentato soprattutto da turisti tedeschi. Nella Riviera Romagnola del '51, in un'estate di passaggio tra i segni del fascismo e le tracce del boom turistico imminente, l'Hotel Sand diventa il monumento alla rimozione collettiva di italiani e tedeschi, uno spaccato del rapporto tra due popoli, e della nostra Storia.
  Nota critica
In questo nuovo lavoro, Falco ci racconta, con parole che vibrano fino a toccare le corde delle nostre più intime emozioni, un intricato intreccio tra gli avvenimenti di un preciso periodo storico del nostro Novecento e gli instabili equilibri psicoaffettivi di una famiglia che dalla Germania di Hitler giunge i Italia. Apparentemente complessa, le vicende si sviluppano su due piani paralleli. Sul primo  prende visibilità l’analisi particolare della famiglia attraverso la minuziosa presa in considerazione di alcuni elementi  del sistema relazionale dei componenti quali, l’intimità della coppia, la tenerezza dei sapori culinari semplici, il conflitto tra le gemelle, la presenza di Blondi che incarna sei generazioni canine con lo stesso nome, la sofferenza di un male incurabile ma anche storie di innamoramenti sulla riviera romagnola; sul secondo, l’autore prende in considerazione un mondo disperso in un profondo grigiore esistenziale, un ambiente umano che sembra avere messo nel dimenticatoio il passato e  ora invece  s’interessa di crescita o decrescita economica, di speculazione edilizia, di benessere merceologico di passare  il tempo a divertirsi e a spendere. È l’inizio  del deserto emotivo, dell’era del consumismo sfrenato dove col dio denaro tutto si può compare anche gli affetti.                                                                                                                 E.C.

 

sabato 1 novembre 2014

LIBRI-libri


               LA FEROCIA di Nicola Lagioia
Sinossi
In una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. È nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. Quando, poche ore dopo, verrà ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà finalmente alla luce: è Clara Salvemini, prima figlia della più influente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose sono davvero andate cosi? Cosa legava Clara agli affari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre fratelli - in particolare quello con Michele, l'ombroso, il diverso, il ribelle - può aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? Le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell'azione, Nicola Lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo.
 Nota critica
  Il nuovo romanzo dell’autore pugliese, in una scrittura libera da fronzoli letterari e con immagini vivide, traccia, con pennellate sapienti, il profilo psicologico dei componenti di una famiglia meridionale travolta dal desiderio di voler acquisire potere attraverso l’uso del denaro. In questo ambiente, dove l’ambizione dei genitori troneggia a discapito del sentimento amoroso, i figli sviluppano tra di loro un comportamento affettivo controverso.
  Pur presentando un titolo di un tratto caratteristico attribuito agli animali selvatici, in questo dramma la ferocia è un comportamento aggressivo adottato quotidianamente dagli uomini per la conquista del potere. Tuttavia,  un’attenta analisi della realtà descritta di Lagioia, mette in evidenza non il carattere crudele, bensì  la fragilità emotiva degli umani.
                                                                                     E.C.