giovedì 8 settembre 2011

"Sogni d'Estate" Il Movimento Letterario Salentino Inaugura la Mostra di Pittura e Fotografia


A tutti coloro che hanno avuto voglia di sognare, il Movimento Letterario Salentino ha aperto le porte della Biblioteca Comunale della nostra città, dove nel chiostro sono state presentate le opere di Antonella Miccoli, Michele Raccioppi e Giuseppe Cervellera, in mostra dal 13 al 15 Luglio.
L’evento, sotto il significativo titolo di “Sogni D’estate”, si riproponeva sia di favorire la socializzazione fra artisti e pubblico, sia di valorizzare il meraviglioso talento presente sul nostro territorio, espressione di una sensibilità artistica non comune e di un estro creativo originale e vivace che come ha sottolineato la madrina della serata, Avv. Maristella Menga, Vicesindaco e Ass. alla Cultura del Comune di San Michele, trova un prezioso sostegno nel Professor Enrico Castrovilli e nel suo Movimento.
Le opere presentate sono state lo scenario di sentimenti forti e vorticosi, eleganti e gentili, che trovano perfetta corrispondenza in una tecnica abbastanza flessibile – ma mai superficiale – da lasciare sufficiente spazio al pubblico per scrutarci dentro e apprezzare un mondo che non è solo estetico, ma anche e soprattutto riflessivo.
Così l’astrattismo di Antonella Miccoli, artista emergente di origini san michelane, si tinge di contrasti, abbinamenti e sfumature cromatiche talvolta aggressive, talvolta dolci e graduali che nei contorni ben definiti riempiono immagini complesse e ben articolate. I suoi soggetti inediti o esplorati in maniera alternativa, scoprono in chiave intima argomenti primitivi e mai vecchi, come il Tempo, il dualismo, la trasformazione.
Giuseppe Cervellera, pittore sanvitese delicato quanto innovativo, ha mostrato un repertorio impegnativo quanto vario, difficile da identificare in una sola corrente. Libero nel suo piacevole sperimentalismo, spazia dall’arte dei grandi maestri, quali Munch, Monet ma soprattutto Van Gogh, pittore che ha plasmato il suo pennello di colori brillanti e di soggetti profondi, al naif più fantastico e dalle tematiche paradisiache.
Infine, il sanmichelano Michele Raccioppi, fotografo artistico, ma forse analista di una realtà nascosta che si rivelata timidamente, alcune volte in bianco e nero, all’occhio della sua macchina fotografica. A lui è andato un po’ l’onore e di più l’onere di ridare dignità artistica a uno strumento giudicato capace soltanto di immortalare la quotidianità. La sua positività nel conferire ad ogni particolare un valore, a non allontanarsi da un velato assurdo mentre ricerca il senso della realtà e a voler trasmettere un recondito messaggio sulla vita nella sua forma più pura, lontano dalle convenzioni e dal pensar comune, sono il segno di riconoscimento della sua personalissima arte.
La mostra nel suo svolgimento ha potuto contare sulla partecipazione di un folto pubblico che ha accolto con grande entusiasmo l’iniziativa, tra cui diverse associazioni quali il Cenacolo Carmelitano, “Solidea 1 Utopia”, la Protezione Civile e la Fratellanza Popolare . D'altronde non c’era da aspettarsi diversamente, visto lo spessore della serata e il talento dei tre artisti, capaci di creare in San Vito, dedicandogliela, un’atmosfera raffinata ed emozionante, da sogno.


Di Valeria Ruggiero

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