LA PAZIENZA È UNA FACOLTA’ POSITIVA
La
pazienza è una facoltà che dà una mano a rinviare o rimuovere la risposta a
possibili ostilità, conservando un comportamento indifferente. La sua
particolarità dunque è quella del controllo delle proprie emozioni.
Da
quando abbiamo mutato il nostro modello sociale in un ambiente di “subito” non
siamo più capaci di attendere sino al giorno dopo, al ritorno a casa, al
giungere di una persona. Sembra che ogni cosa ci preme per decidere all’istante
ogni faccenda, concludendo tutto subito e senza perdere tempo per decidere,
all’incirca come a evitare di uno stato ansioso che ci soffoca.
Mentre
passeggiamo si chiacchiera del più o del meno oppure spediamo messaggi persino
quando siamo in macchina o mentre siamo a tavolino a sorbire un caffè, accade
ciò in quanto in nessuna scuola abbiamo appreso l’arte di attendere. La
presente tecnologia, oltre a ciò, va di sostegno della nozione di “subito”.
Bisogna riconoscere che siamo in modo continuo in contatto con diverse persone,
reperibili in ogni momento del giorno, per cui non troviamo mai il tempo di
staccare la spina e rimanere soli con noi stessi. Accade così che nell’intento
di precorrere il giorno dopo, si rischia di perdere la certezza del momento.
La
comunità incita all’inquietudine, alla cadenza nevrotica, all’esaurimento e noi
ci lasciamo condurre privi di curarsi degli esiti finali, fino a che
all’improvviso ne siamo danneggiati. Una volta o l’altra siamo sopraffatti dalla
razionalità di non aver vissuto per noi, più che per altre persone, per
l’apparato, per i vari enti.
Come
se non ancora fosse sufficiente, ignorando l’attesa ci condurrà a dover fare
fronte a esiti psichici. Si verificheranno casi patologici e discordie
soggettive ed interpersonali, dato che non ogni cosa è secondo i nostri
desideri e le altre persone non sono in grado di donarci qualsiasi desiderio e
detto fatto.
Ciononostante,
è pensabile trascorre l’esistenza con tolleranza attendendo che gli avvenimenti
accadano in maniera normale, priva di costrizioni, priva di pressioni, e
frequente senza neppure tentare di trovarle. Sappiamo che dopo ogni tramonto,
c’è un’alba, è ciò accade indipendentemente da noi: è possibile solamente
beneficiarci di quei pochi minuti e, nell’intervallo, valutare positivamente
quello che già possediamo, tutti quegli oggetti dei cui ci siamo scordati in
quanto molto occupati ad esternare il desiderio seguente.
Per
alimentare la pazienza, è indispensabile far scendere la frequenza delle
battute, raccoglierci al momento e viverlo con consapevolezza. Con la sicurezza
e la serenità di aver imparato che il domani giungerà con impegno che lo
associamo con virtuose operazioni in buone condizioni e comportamenti utili.
La pazienza ci concede di vivere una esistenza in maniera operosa, però serena. Ci mettiamo in cammino, proseguiamo per la nostra via e seguiamo la nostra esistenza, adattandoci al suo procedere. Non necessita aspirare che concretezza proceda differentemente, si discute di saper attendere e conservare la serenità, permettendo che i fatti accadono solo quando spettano che succedono.
Nessun commento:
Posta un commento