mercoledì 2 novembre 2016

L'IMPORTANZA DELLE EMOZIONI NELLA VITA

Immaginare anche per un attimo una vita priva di emozioni è impossibile: noi ogni istante del quotidiano lo viviamo per loro, predisponiamo gli avvenimenti in modo che ci diano gioia e piacere, evitare le situazioni che portano delusioni, tristezza o dolore.
 La nostra vita, quindi, è un crogiolo di emozioni di funzioni e tonalità variabili: dalle più lievi, quasi impercettibili, a quelle che lasciano segni profondi.
 Dopo numerose pubblicazioni sull’argomento da parete degli neuro scienziati, oggi  scriviamo e  parliamo tanto di emozioni e della loro importanza nella vita, utilizziamo costantemente gli “emoticons” ( faccine umane che esprimono: sorriso, broncio e così via) per esprimere e condividere i nostri stati d’animo con le altre persone dell’ambiente circostante, ma raramente riusciamo a stabilire un contatto col nostro mondo emotivo. Tuttavia è importante entrare nel proprio mondo emotivo perché le nostre emozioni ci guidano all’azione in modo del tutto particolare, ci orientano in una direzione già rivelatasi idonea per superare le sfide quotidiane della nostra vita.
 Si comprende allora perché è importante parlare della funzione di tutte le emozioni anche di quelle socialmente non accettate come rabbia e tristezza. La emozioni oltre ad essere locate nel nostro patrimonio genetico –DNA- guidano il nostro comportamento.
 Le emozioni sono instancabili lavoratrici sia nel nostro interno sia all’esterno, dando un congruo contributo alla formazione delle relazioni sociali. Recenti studi mostrano, infatti, come la nostra identità è determinata da specifiche emozioni, che modellano tutto quello che entra sfera della nostra esperienza e come ci comportiamo noi stessi nel mondo, richiamando nel contempo risposte negli altri.  Secondo alcuni studiosi, la rabbia ad esempio, ci sollecita nel riconoscere meglio situazioni d’ingiustizia e ci rende particolarmente attivi nel cercare soluzioni per porvi rimedio.
 Dai dati raccolti sino a questo punto, si deduce che in linea generale sono identificabili due tipi di emozioni umane:
a)     Emozioni percepite come positive, ovvero gioia, felicità,speranza pietà, serenità,soddisfazione, orgoglio e libertà;
b)    Emozioni percepite come negative, ovvero ansia, paura, tristezza, ira, disgusto, gelosia, invidia e frustrazione.
 Va da sé che non possiamo ignorare la presenza e l’importanza delle emozioni nella nostra vita. anche perché la loro attività la possiamo quotidianamente osservare, traducendola poi nel linguaggio verbale. Qualche esempio:
-         La gioia è una emozione che fa sentire la persona soddisfatta e motivata alla ricerca  e alla creatività.
-         La tristezza si origina da un evento di perdita o da uno scopo non raggiunto. Fa provare alla persona un senso d’esclusione, di abbandono e, spesso, può sfociare nella psicopatologia, la depressione.
-         La paura è quell’emozione che porta la persona in uno stato generale di allerta, come obiettivo finale la sopravvivenza del soggetto a una situazione pericolosa.
-         La rabbia, generata dalla frustrazione che si può manifestare attraverso l’aggressività.
-         La vergogna è una emozione intensa, che se persiste nel tempo, produce un senso di inutilità e la persona che la sperimenta può riportare serie conseguenze psicopatologiche.
-         Disgusto, è un tentativo primordiale di chiudere le narici colpite da un odore nocivo o di sputare un cibo velenoso.
-         L’ansia è considerato un buon segnale se utilizzato per prendersi cura del problema che ci angoscia.   

  Occorre, dunque, osservare, conoscere ed esprimere tutte le nostre emozioni. Essere consapevoli della loro presenza nella nostra quotidianità , ci offre l’occasione ad apprezzare la funzione e il ruolo di esse e a non respingerle o reprimerle più, ma farne uso come una guida sapiente per il raggiungimento del nostro benessere psicofisico. 

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