mercoledì 15 novembre 2017

LA FOBIA UN'EMOZIONE NEGATIVA

La fobia è una paura estrema, irrazionale e sproporzionata per oggetti, situazioni, animali, persone che non rappresentano una reale minaccia e con cui gli altri individui si confrontano senza particolari tormenti psicologici. Le più frequenti sono le fobie sociali, come la paura di parlare in pubblico e le fobie specifiche, come la paura di volare, degli insetti, dei cani, dei gatti e così via.
 Il soggetto affetto da una fobia è perfettamente conscio di riconoscere che la sua paura  è assurda e che non dipende da un reale pericolo dell’oggetto, attività o condizione temuta, ma che i suoi motivi  si trovano altrove, ossia nel proprio percorso evolutivo,  nonostante  molti  previlegiano convivere con fobie angosciose e limitanti invece di capirne le origini e liberarsene, avendo timore anche nei confronti di un altro percorso che lo conduce non soltanto di liberarsi dei sintomi molesti ma anche delle nuove  limitazioni ad essi congiunti, venendo a conoscenza delle cause.
 Le fobie, quindi, non sono altre che paure ingiustificate di animali o di una particolare situazione, il contatto con i quali determina nella persona una intensa reazione di paura o angoscia.
 Una persona che soffre di una fobia, come ad esempio la paura dei gatti e dei ragni, può accadere di essere sopraffatta dal terrore, al solo pensiero di entrare in contatto con un piccolo e docile animale, come un gattino anche neonato o anche con una timida lucertola. Questo succede pure per azioni svolte in modo naturale da moltissime persone (passare per un luogo aperto, andare in un negozio, partecipare a un congresso e così via). Pertanto se la persona, ad esempio, soffre di claustrofobia entrerà in un esagerato stato d’ansia fino al terrore, al pensiero di essere costretta ad entrare in un treno o nella metropolitana perché la paura di cui diventerà preda, sarà quella di non poter uscire come vorrebbe se all’improvviso ci fosse un pericolo.
 Le persone colpite da disturbi fobici, sono coscienti dell’assurdità del loro disturbo, ma nel contempo non hanno la forza di controllare la loro paura. L’ansia generata dalla fobia, rivela una serie di espressioni a livello psicofisiologico.
 A tale livello i sintomi più comuni sono i seguenti: vertigini, extrasistole, tachicardia, disturbi gastrici con nausea, diarrea, senso di soffocamento, disturbi urinari, rossore, sudorazione eccessiva, tremore e spossatezza.
 Un comportamento particolare che mettiamo in atto quando abbiamo paura è quello della fuga dalla situazione temuta, che negli uomini delle caverne era finalizzato alla propria salvaguardia. D'altronde, quando si ha paura di qualcosa, si sta male ed è abbastanza normale voler fuggire: la fuga è un’ottima tattica di emergenza.
 Sin qui abbiamo parlato di fobie specifiche, resta di analizzare brevemente quelle di origine sociale.
 Per fobia sociale s’intende la paura di prendere iniziative di fronte agli altri, nel   timore che il proprio agire possa mostrarsi sgradevole o umiliante per colui che le fa e di ricevere come esito dei giudizi negativi. In breve consiste in una fobia che porta ad evitare all’incirca la maggioranza dei momenti sociali, per paura di commettere  qualche azione errata e di conseguenza essere giudicati male per questo. Le persone affetta da fobia sociale,  temono circostanze in cui sono costretta a produrre qualcosa davanti agli altri, come per esempio presentare una relazione o semplicemente parlare con amici ma spesso solo magiare o fare una telefonata in presenza di altri. Le persone con fobia sociale sono moltissimo timorose che i segni della propria ansia siano o diventino manifesti agli occhi degli altri, come la loro tendenza ad arrossire e sudare facilmente, oppure avere degli attacchi di aritmia cardiaca.
 Per concludere un consiglio utile per affrontare fobie è quello di fare una lista delle situazioni o delle paure che limitano la nostra vita e che desideriamo superare: immaginate ad esempio quella specifica situazione e analizzate attentamente le possibili reazioni. Qual è l’azione che ci fa più paura? Come possiamo superarla senza fuggire? Quali sono i nostri punti fragili, ma anche le nostre potenziali energie interne?
 Successivamente proviamo ad esporci in modo graduale alle situazioni che causano la fobia, valorizzando i risultati ottenuti, per quanto minimi. Occorre essere decisi nel perseguirli e premiarsi ogni qual volta che se ne ottiene un successo. Anche un piccolo risultato positivo è già un grande vittoria.


  



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