Insomma, l’imbarazzo è uno stato emotivo più o
meno inteso e di durata variabile (da pochissimi secondi a pochi minuti) che si
manifesta esclusivamente in una situazione sociale, caratterizzato da
modificazioni psicofisiologiche e manifestazioni comportamentali che esprimono
un certo disagio psichico.
Nel corso delle attività quotidiane tutti noi
abbiamo provato l’esperienza dell’imbarazzo. Questo è un’emozione strettamente
connessa alla presenza e allo sguardo di un’altra persona. Di solito proviamo
imbarazzo quando pensiamo che altri
stiano giudicando o possono giudicare in modo critico il nostro comportamento.
Proviamo imbarazzo allorquando avvertiamo la sensazione di essere esaminati
dagli altri e ciò è vissuto come un serio pericolo per la nostra immagine che
desideriamo dare a noi stessi. La maggior parte degli studiosi che si sono
interessati di studiare questa emozione, infatti, convengono nel collegare
strettamente l’esperienza dell’imbarazzo a situazioni che mettono in crisi
l’immagine pubblica dell’individuo. Perché nasca questo tipo di emozione,
quindi, necessita che gli attori presenti in scena siano almeno due: colui che
si imbarazza e chi causa o assiste all'imbarazzo.
L’espressione specifica dell’imbarazzo (il
rossore, l’agitazione motoria, le alterazioni della voce), di là a indicare
agli altri l’emozione che stiamo provando, fanno manifestare nuovo imbarazzo. A
livello comportamentale l’imbarazzo si manifesta con un modo tipico: si
distoglie lo sguardo dall'interlocutore, si assume un portamento inflessibile
o, al contrario, compiono movimenti irrequieti degli arti e delle mani, si
alterna la posizione continuamente. Quando ci sentiamo imbarazzati si mira ad
allentare la tensione emotiva mettendo in atto comportamenti quali toccarsi
ripetutamente i capelli o giocherellare con piccoli oggetti. Il tono della voce
diventa più acuto, a volte si balbetta, nel discorso ci sono frequenti
esitazioni o lunghe pause tra una parole e l’altra. A livello psicofisiologico
il segnale tipico dell’imbarazzo è rappresentato dal rossore improvviso di viso
e collo, accompagnato da respirazione irregolare , aumento di sudorazione,
secchezza delle fauci.
Tra le
considerazioni più imbarazzanti ce ne sono alcune a che fare con il nostro
stato emotivo e la nostra fisiologia: sudare, arrossire, balbettare. Inoltre
proviamo imbarazzo anche quando mettiamo il piede in fallo, cadiamo, rovesciamo
oggetti, quando per sbaglio o per distrazione rompiamo qualche oggetto
prezioso. Ci sentiamo imbarazzati quando si è costretti a riportare in un
negozio della merce che desideriamo sostituire o cambiare o quando acquistiamo
qualcosa per cui potremmo sentirci giudicati.
Ciò può
accadere in quanto siamo convinti che saremmo certamente giudicati
negativamente. Di conseguenza, bisogna individuare questi pensieri negativi e
le seguenti emozioni che producono e poi impegnarsi attivamente per sostituirli
con altri positivi.
In
ultima analisi diciamo che alcune persone cambiano le proprie abitudini per
evitare di finire in situazioni imbarazzanti e ciò è comprensibile, perché
l’imbarazzo è una sensazione spiacevole. Tuttavia se in quel particolare
momento ci accade di non trovare la parola giusta, meglio tacere. Le frasi di
circostanza servono solo a superare il proprio imbarazzo e a non comunicare
affinità. E come tali – le frasi - sono comprese.
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