sabato 6 settembre 2014

LIBRI-libri

I GIORNI DELL’ABBANDONO, Elena Ferrante.
  Sinossi
Una donna di trentotto anni, serena e appagata viene abbandonata senza alcun preavviso dal marito ingegnere e precipita in un gorgo scuro e antico. Rimasta con i due figli e il cane, profondamente segnata dal dolore e dall'umiliazione, Olga, dalla tranquilla Torino dove si è trasferita da qualche anno, è risucchiata tra i fantasmi della sua infanzia napoletana, che si impossessano del presente e la chiudono in una alienata e intermittente percezione di sé. Comincia così una caduta rovinosa.
  Nota critica
In questo romanzo di chiaro aspetto psicologico al femminile, Elena Ferrante analizza con una adeguata capacità introspettiva il susseguirsi di una serie di disturbi psichici partendo da un comportamento caratterizzato da dissociazione, da incuria, da vera e propria dimostrazione di anaffetività verso i figli e da impazienza verso il cane Otto lasciato dal marito. Per mettere in evidenza questa confusione emotiva, la Ferrante impiega un linguaggio pacato ma crudo e  frammentato che traduce volutamente il profondo malessere psicologico della protagonista travolta suo malgrado dagli avvenimenti della vita quotidiana.
 Nel finale, il dolore psichico profondo si attenua, fa capolino un rassicurante sentimento amoroso che Olga sperimenta accettando di frequentare un musicista più anziano suo vicino di casa. Ma è solo un palliativo che non cancella un passato segnato da insicurezze e da delusioni.

                                                                                                                                 E.C.

 

 

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