La veglia e il sonno sono
due stati fisiologici che si influenzano reciprocamente e si condizionano. Se
non dormiamo bene, durante la giornata siamo privi di forza psicofisica,
facilmente irritabili e poco produttivi. E meno sonno si rischia meno salute.
Un buon riposo notturno invece assicura una lucidità all’altezza degli impegni
quotidiani. I dati raccolti dai
ricercatori del settore, ricavati da una ricerca scientifica sui disturbi del
sonno, rilevano che le persone non sanno più dormire. Hanno dimenticato alcune
semplici norme di igiene del sonno. Ciò è avvenuto per il cambiamento degli stili di vita, che ha
letteralmente sconvolto le normali abitudini notturne non solo degli adulti ma soprattutto degli adolescenti. A questo
punto gli esperti suggeriscono piccole strategie comportamentali utili per un
normale ritmo sonno-veglia. Prima di tutto, andare a dormire ogni sera e alzasi
ogni mattina alla stessa ora. Chi fa sport deve anticipare l’attività almeno 4-6 ore prima del momento di coricarsi e lo stesso vale per
l’assunzione di alcolici (dosi moderate) e caffè (o tè, cioccolata, bevande con
caffeina). Bisogna mangiare se possibile più o meno alla stessa ora evitando la
sera cibi elaborati con carni rosse, salumi e fritti. Non saltare il pasto. Per
conciliare il sonno, consigliata una cena parca
assumendo alimenti quali banana, mela o il classico bicchiere di latte
caldo. E ancora. Evitare sonnellini durante il giorno, massimo 30-40 minuti all’inizio
del pomeriggio. No alle sigarette o
similari, perché il tabacco è un eccitante. Inoltre è molto importante non
sottoporsi alla intensa luce emessa da computer, cellulare, tablet e televisore,
che può alterare la produzione della melatonina , l’ormone che armonizza il
ciclo sonno-veglia. Raccomandano poi di non usare la camera da letto per usi
diversi da quelli per cui esiste un determinato spazio nella casa quali non
mangiare né lavorare. Seguono la scelta accurata del materasso come anche del
cuscino e lenzuola. Possibilmente evitare i tessuti che possono dare allergia. La
temperatura giusta è di 18-20 gradi per tutto l’anno.
L’insonnia non è una malattia, ma un sintomo molto diffuso di svariate
patologie psichiche o fisiche, oppure di alterati equilibri situazionali o
ambientali.. Ne soffre il 10-15% degli italiani in forma cronica. Apnee
notturne sono la causa più frequente che generano scarsa qualità di sonno. Gli
esperti dichiarano, inoltre che nel corso degli anni la popolazione perde circa
da 1,5 a 2 ore di sonno e questo fenomeno per i giovani è un problema, perché
se non hanno una buona qualità di sonno, è provato che, a prescindere dalla
facilità con cui si addormentano, a scuola e nello studio avranno scarsa concentrazione e rendimento.
E.
C.
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