mercoledì 7 gennaio 2015

LIBRI-libri

CUORE PRIMITIVO di Andrea De Carlo.
  Sinossi
Maria Abbiati, scultrice italiana, e suo marito Craig Nolan, famoso antropologo inglese, possiedono una casetta per le vacanze estive nei pressi di Canciale, piccolo paese ligure arrampicato sulle colline tra il mare e l’Appennino. Un mattino d’estate Craig sale sul tetto per controllare da dove sia entrata la pioggia di un temporale estivo, e la vecchia copertura gli cede sotto i piedi  rischiando la frattura di una gamba. I Nolan, alla cerca di qualcuno che gli aggiusti il tetto, vengono in contatto con Ivo Zanovelli, un costruttore dall’aspetto ribelle e con molte ombre nella vita. Nel corso di pochi giorni di un luglio incandescente l’equilibrio psichico già precario dei tre si rompe, facendo emergere con violenza dubbi, desideri, contraddizioni fino a quel punto sopiti.
  Nota critica
 In questo nuovo romanzo De Carlo si avventura lungo un percorso intimistico  per scavare nel cuore primitivo dell’uomo, nel tentativo di mettere in evidenza calore umano, sentimenti ed emozioni.
 L’intendimento dal punto di vista narrativo è nobile e ricco di buoni propositi, ma da quello analitico è arduo e pieno di dettami da decifrare, perché non basta essere un abile scrittore per scandagliare l’animo dei personaggi facendoli, poi, raccontare i lori dubbi, le loro illusioni e aspettative, soprattutto bisogna essere un ottimo analista quando si tratta di esaminare dal punto di vista psicologico i pensieri intimi, ben strutturati.
  Tuttavia, se sul piano psicologico questo romanzo non riesce a convincere, le qualità narrative invece ci invitano a riflettere sui rapporti interpersonali, sui valori persi, sulla vita contemporanea.  
                                                                                     E.C.

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