IL TEMPO DELLA GIOVENTU'
IL '68 E DINTORNI
Ed è proprio in questa fase di progettazione del
proprio avvenire che, al tempo d'oggi, ai nostri ragazzi manca un faro che li
guidi in un porto sicuro: vuoi perché la distanza tra la generazione
genitori-figli sia aumentata, vuoi perché la scuola, sin dai primi anni di
educazione scolastica, si propone sempre meno come maestra guida del valore
della cultura, ancorché intimorita da genitori apprensivi che
colpevolizzano gli insegnanti per gli
insuccessi dei propri figli.
Qualunque sia la scelta presa dai
giovani, è doveroso e giusto che la rieseguiscano, senza mai spegnere i loro
entusiasmi, anche se questo comporterà loro dei sacrifici, difatti anche nel
romanzo, il professore che segue Carlo nei suoi studi, lo invita a non
rinunciare a lottare, anzi "...ti esorto a credere e a sperare in un
domani migliore, perché i sogni sono garantiti a tutti e anche a chi non
possiede nulla ha il diritto d'accedervi". Certamente il protagonista
del romanzo, Carlo, si trova a perseguire la propria vocazione in un
determinato periodo storico italiano, il '68, funestato da una profonda crisi
morale-sociale e politica, dove i primi a essere travolti sono stati proprio
gli studenti.
Oggi i ragazzi sono investiti da una
repentina e continua evoluzione tecnologica che li avvolge e molto spesso li
ipnotizza davanti a questo o quel social in un susseguirsi di condivisioni, di
link e like, dove l'accenno ad una semplice conversazione passa dal succedersi dei movimenti dei polpastrelli
sullo schermo di uno smartphone all'inanellamento di quattro-cinque frasi
aggrovigliate. Il futuro professore di lettere nel romanzo è attore di una
crescita emotiva (l'ansia, la paura, la morte, l'amicizia, l'amore, le
delusioni) e culturale (il sacrificio per il cambiamento), " Carlo
aveva studiato per sconfiggere la propria e l'altrui ignoranza. Aveva studiato
per rendersi utile ai suoi simili in tutti i sensi".
Il libro sembra essere un'esortazione alla
gioventù, un incitamento a viverla anche nel complesso delle problematiche che
si possono palesare, imparando ad essere se stessi, d'altronde, scrive
l'autore, "Il corso della giornata per i giovani cambia spesso, salta
sempre qualcosa d'inaspettato, ma nessuno se ne preoccupa eccessivamente; ecco perché il tempo della gioventù è tanto interessante".
Giovanni Basile
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