Come abbiamo appena detto, la sorpresa è
un’emozione dalla durata moto breve. Scatta all'improvviso. Se per caso abbiamo
il tempo sufficiente di pensare a cosa ci stia succedendo, in tal caso non si tratta più di una vera sorpresa.
Non è possibile rimare sorpresi per lungo tempo tranne che non accada un
verificarsi di nuove situazioni sorprendenti. Appena abbiamo il tempo per
valutare l’accaduto, l’emozione scompare all'improvviso, così è nata e si passa
a una nuova emozione che può essere la felicità, la paura, la tristezza e così
via dicendo.
La sorpresa, quindi, origina da una
circostanza inaspettata o da un caso fortuito che contraddice le aspettative:
per esempio siamo in casa in attesa di una persona, dalla porta aperta ci
aspettiamo la visita di un caro amico quando invece entra un inquilino
dell’appartamento accanto.
Certamente, molti avvenimenti possono
produrre sorpresa, se per caso accadono d’improvviso o quando ci si aspetta
altri eventi, possono essere singolari una visita, un odore, un suono, un gusto
o una percezione tattile.
Come già abbiamo detto, essendo un’emozione di breve durata la
sorpresa è sempre seguita da un’altra emozione.
Seguendo questo nostro discorso, diciamo che
la sorpresa si può mutare in gioia o felicità se l’avvenimento è un oggetto o
una persona che ci aggrada. Se invece l’evento causa un comportamento di
aggressività si modifica in rabbia. Invece si converte in disgusto se ci
presenta una condizione sgradevole. Se al contrario ci accorgiamo di essere
minacciati da ciò che sta succedendo l’emozione della sorpresa si tramuta in
paura.
Come ogni emozione la sorpresa ha una sua
mimica peculiare (Metodo Ekman):
le
sopracciglia appaiono incurvate e rialzate;
-
la
pelle sotto il sopracciglio è stirata da sollevamento ed è più visibile del
solito;
-
il
sollevamento delle sopracciglia produce lunghe rughe orizzontali sulla fronte;
-
le
palpebre sono aperte e la sclerotica è visibile sopra l’iride e spesso anche
sotto;
-
la
mascella si abbassa, cosicché labbra e denti si dischiudono.
Dato che la conoscenza della sorpresa ha
una durata molto breve ed è spesso seguita da un’altra emozione, il volto
rivela spesso un miscuglio o un verificarsi di due emozioni. In questo modo,
mentre una persona svelerà il regalo del compleanno nel proprio contenitore,
sarà possibile osservare le sopracciglia alzate (che indicano la sorpresa)
affiancate dal sorriso (che segnala la gioia) o dagli angoli della bocca
rivolto verso il basso (che indica la delusione.
Per quanto appena detto è un ottimo metodo saper riconoscere le
emozione delle altre persone, in quanto ciò offre la possibilità di realizzare
e conservare dei rapporti umani veri, basati sullo scambio e sul confronto. Si
parla di una competenza essenziale dell’attitudine di convivenza, che dà l’opportunità
di regolare il proprio comportamento tenendo presente di quello di altri esseri
umani e di essere capaci di cogliere i pensieri e gli stati dell’anima degli
altri.
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