Scrittori, editori, illustratori
Levante editore, Bari, 2011, pp.465
Gli autori del presente volume insegnati, saggisti e scrittori di libri per adolescenti e per bambini, coordinati dal professore Daniele Giancane, ordinario di “Storia della letteratura per l’infanzia” presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Bari, hanno realizzato, con grande impegno, efficacia e chiarezza espositiva, una minuziosa e panoramica ricerca, percorrendo e superando difficoltà oggettive in lungo e in largo il territorio pugliese, per reperire informazioni e materiale utile alla realizzazione dell’obiettivo proposto: la pubblicazione di una storia della letteratura per l’infanzia “pugliese” da “far conoscere a larghi strati di popolazione ed alla critica specialistica”.
Il progetto è ambizioso, ma anche complesso, come accenna alle difficoltà nel suo magistrale intervento il professore Giancane “E’ un’impresa ardua”, quello di realizzare, pur limitandosi ad esplorare il solo territorio pugliese, un volume che per la prima volta deve tenere presente autori consolidati e sconosciuti, case editrici, movimenti, illustratori, iniziative, cronologie.
Ma nulla lasciando all’improvvisazione e/o al caso, dopo una lunga indagine sopportata da una corretta ed efficace metodologia scientifica, l’ambito progetto è un efficace strumento di lavoro, tale da essere diventato da subito un punto di riferimento per gli addetti ai lavori e anche, a mio avviso, per tutti quelli che si occupano di educazione.
Il volume, in pregiata veste tipografica, pur esprimendosi in senso unitario, poiché è frutto di una elaborata ricerca collettiva, è articolato in nove ricchi e ampi saggi: Linee di storia della letteratura per l’infanzia in Puglia: dai prodromi a Coco Lafungia; Michele Saponaro; Danilo Farina eclettico, prolifero scrittore del sud; Narrativa pugliese per i ragazzi; L’immagine assolata nella Puglia degli illustratori; I fiabisti pugliesi; Teatro e poesia per l’infanzia: scene, testi, autori; Laboratori e concorsi, premi e giornalini nella Puglia che scrive; Fantascienza, fantasy e giallo.
Nel primo saggio l’eclettico Daniele Giancane sintetizza con magistrali pennellate cronologiche l’ampio periodo storico che va dalla pubblicazione de Le farfalle dorate, 1879 agli anni Duemila. L’Ottocento non si presenta all’occhio del ricercatore come un secolo fecondo, perché produsse pochi scrittori o poeti. Bisogna attendere la metà del ‘900 per vedere fiorire in tutti i suoi prodotti creativi la letteratura per l’infanzia pugliese. In quegli anni, infatti, compaiono importanti scrittori, illustratori, editori, collane e nuove iniziative editoria per l’infanzia e i ragazzi. Il pieno sviluppo si ha negli anni Duemila così ricchi in proposte e iniziative. Completano questo interessante percorso storico gli Studi attorno alla letteratura per l’infanzia in Puglia, che pongono le basi della scientificità della materia.
Nel secondo Giuseppe Capozza dedica una nota biografica a Michele Saponaro, salentino di nascita e lombardo d’adozione, un romanziere prolifico le cui opere, di indubbia qualità letteraria, attendono di essere riscoperte. Nella produzione dedicata ai ragazzi, Capozzo rileva il richiamo alla gloria nazionale come tema principale che ispirano i romanzi. E per rilevare i principi ispiratori della poetica saponariana, prende in esempio quattro opera: “La vita di Giosuè Carducci narrata ai giovani”, dove intende esaltare gli alti valori morali; “La vita di Giacomo Leopardi narrata ai giovani”, che offre spunti per una riflessione delle dinamiche affettive che intercorrono tra genitori e figli; “Guerre senza sangue”, con intenti educativo-ricreativi che caratterizzano la produzione letteraria italiana per ragazzi negli anni Venti-Trenta; “Prima del volo”, riporta brevi quadretti che presentano un tema ricorrente, quello del desiderio di avventura. Altri temi sono l’orgoglio ed etici.
Nel terzo Maria Farina dedica allo zio Danilo Farina, nato a Canosa di Puglia e morto a Roma, un saggio articolato, denso e concreto, dove mette in luce lo studioso parente che fece della letteratura giovanile il suo scopo di vita. Amante della poesia, scrisse e pubblicò un libro, “I Giorni”, un’opera ermetica, dal linguaggio apparentemente semplice, misterioso, sostenitore dell’animo umano. Collaborò a “Il Vittorioso”, un periodico settimanale con fini educativi, rivolti a minori. Segue la testimonianza dell’autore, un percorso di vita caratterizzata da svariati interessi. Arricchisce il saggio l’intervista a Domenico Volpi, un amico fraterno con cui Danilo ha vissuto intense e produttive esperienze di lavoro creativo.
Nel quarto saggio Angela Giannelli analizza la narrativa per i ragazzi prendendo in considerazione l’arco di tempo che va dal1911 al 1956, date di nascita della maggior parte degli autori antologizzati. Una carrellata di validi scrittori e di opere ricca di documentazione che testimonia la professionalità, la chiarezza espositiva e le riflessioni dell’autrice nel sottolineare le qualità umane, gli aspetti religiosi, etici, morali, affettivi, pedagogici presenti nelle opere, ampiamente conosciute dal pubblico e della critica. Un’attenta indagine che mette in luce i motivi ispiratori delle vicende narrate e la certezza che stiamo percorrendo un terreno della narrativa per i ragazzi.
Nel quinto saggio Maria Pia Latorre ci introduce nell’arte di rendere gradevole il testo agli occhi del bambino: l’illustrazione. Ma cosa significa illustrare? È una successione di significati grafici che diventano portatori di significati semantici, sostiene C. Segre; altri studiosi dicono che crea un nuovo abito, un altro tessuto. Insomma se è come un abito, allora l’illustrazione si rinnova continuamente nella forma, cercando nuovi linguaggi: interpretando idee e bisogni dell’infanzia, con la quale deve necessariamente interloquire. Segue una carrellata dei nostri migliori e consolidati dalla cultura vigente illustratori, un’aggiornata mappa degli editori e una breve intervista a Vittoria Facchini, legata a uno stile figurativo sperimentale.
Nel sesto saggio Cosimo Rodia affronta un’ interessante e sempre attuale tematica della fiaba. Caratterista di questo genere letterario è la duttilità. Per cui la nuova favola ha caratteri contaminati rispetto al passato. Quella pugliese ha risentito della presenza di nuovi generi. Nella favola d’autore, apparsa negli ultimi vent’anni, si sono cambiati diversi elementi peculiari della favola(i temi, i caratteri dei personaggi…) per dare spazio ad altri valori. Tuttavia, nella produzione pugliese i temi particolari sono quelli riferiti all’ambiente. Dopo questa premessa, l’autore passa in rassegna i più noti scrittori di fiabe seguendo una successione cronologica della pubblicazione dell’opera. Di seguito analizza alcuni libri che danno conto della produzione e della peculiarità della fiaba pugliese.
Nel settimo saggio Caterina Rotondo mette in evidenza la potenzialità dei linguaggi del teatro e della poesia che se utilizzati in modo consono possono liberare gli animi consentendo alla fantasia di volare libera negli ambienti inesplorati. Il teatro, quindi, destinato a bambini e adolescenti deve’essere caratterizzato da una specifica progettualità artistica e psicologica usando linguaggi proprio dalla fascia di quell’età. A tale scopo sono nati laboratori e compagnie teatrali che mettono in scena opere particolarmente interessanti in grado di educare, rallegrare, coinvolgere il giovanissimo pubblico. Per quanto riguarda la poesia, in primo incontro con questo genere letterario avviene, non spesso, in casa. A scuola i bambini ascoltano la recitazione della poesia pensata per loro da parte della maestra e li guida alla scoperta del divertimento, del piacere del bello.
Nell’ottavo Francesco Spilotros ci guida in un itinerario letterario che si snoda tra vari prodotti cartacei, concorsi, bandi che le scuole primarie e secondarie di primo grado organizzano e realizzano e la maggior parte raggiunge buoni livelli . Numerosi sono i laboratori di scrittura creativa di prosa e di poesia, di lettura organizzati in molte scuole pugliesi. Questi laboratori offrono ai ragazzi di scoprire il gusto di ascoltare se stessi, di cogliere le proprie emozione e di elevarle nella poesia. Anche nei cuori dei ragazzi del laboratorio di scrittura creativa di San Vito dei Normanni (BR) la poesia ha trovato terreno fertile. Molti i concorsi letterari in Puglia che hanno il compito di diffondere il piacere della lettura e di favorire la costituzione di biblioteche scolastiche.
Nel nono saggio Francesco Urbano afferma, nella sua breve premessa, che libri di narrativa dei ragazzi non sono un genere, perché tra i libri per gli adolescenti si possono individuare testi di ogni genere: avventura, giallo, fantastico, wester. Esempi di tali opere si possono trovare tra la produzione degli Autori pugliesi. Seguono le schede analitiche degli scrittori pugliesi di romanzi di fantasia.
A questo punto l’analisi termina, ma il messaggio continua a viaggiare sulle ali dell’informazione e/o del passa parole, perché il testo illustra con argomenti efficaci, esaurienti, chiari l’intendimento urgente di rompere l’atavica emarginazione del Sud e finalmente informare i cittadini, la critica specialistica e tutti gli operatori del settore della realtà dei nuovi prodotti della letteratura per l’infanzia della Puglia.
Enrico Castrovilli
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